Proposta Caritas diocesana

Giornata mondiale dei poveri 2020

Appuntamento, domenica 15 novembre, con la IV Giornata Mondiale dei Poveri, quest’anno dedicata da Papa Francesco al tema “Tendi la tua mano al povero“. Il tema è preso in prestito dal Libro del Siracide (Sir 7,32), un esempio di antica sapienza che l’Antico Testamento ci propone, “un prezioso compendio di suggerimenti sul modo di agire alla luce di un’intima relazione con Dio, come Papa Bergoglio lo definisce nel Messaggio per la Giornata dei Poveri diffuso il 13 giugno scorso. Nella “generosità che sostiene il debole consola l’afflitto, lenisce le sofferenze, restituisce dignità a chi ne è privato” risiede il principio di una “vita pienamente umana”.

Puntuale lo sguardo del Pontefice sull’attualità, che ci presenta un “mondo sopraffatto da un virus che ha portato dolore e morte, sconforto e smarrimento”, da cui nasce spontanea la domanda, che diventa esclamazione: “Quante mani tese abbiamo potuto vedere!“. In questo viene in soccorso il Libro del Siracide, che propone un’idea di “amore come condivisione, dedizione e servizio”, perché “la mano tesa, allora, possa sempre arricchirsi del sorriso di chi non fa pesare la propria presenza e l’aiuto che offre, ma gioisce solo di vivere lo stile dei discepoli di Cristo”.

La comunità ecclesiale di Alife-Caiazzo partecipa alla IV Giornata dedicata ai poveri con alcune iniziative, per testimoniare la vicinanza ai tanti che ogni giorno si recano presso i centri di ascolto parrocchiali e diocesani in cerca di un sostegno. Domenica prossima la recita del Santo Rosario meditato, attraverso il sussidio messo a disposizione da Caritas italiana, e la preghiera rivolta alle vittime di violenze, ai giovani in cerca della giusta direzione di vita, a chi soffre dipendenze, agli ammalati e agli anziani, ai migranti. A partire da domenica 15 e fino al 22 novembre, infine, sarà possibile raccogliere beni di prima necessità da donare alle persone bisognose o in un luogo preposto in chiesa, o presso le sedi delle Caritas parrocchiali e diocesana, com’è annunciato nella Lettera indirizzata ai sacerdoti dall’èquipe della Caritas diocesana, guidata da don Alessandro Occhibove.

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Fonte: Clarus